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domenica 14 agosto 2016

Chiromanzia... per conoscere il nostro destino


Un certo Adolphe Desbarrolles vissuto ormai due secoli fa parlava di un fluido astrale che le terminazioni nervose captano dall'ambiente terrestre e non, visto che le mani (ma anche i piedi) sono le parti del corpo dove si trovano più terminazioni nervose, gli sembrò logico pensare che questo fluido astrale, che per millenni è scorso attraverso queste terminazioni nervose andasse a formare quelle linee che conosciamo come della vita, testa, cuore, epatica, del destino ecc. Si dice appunto che il destino è nelle mani dell'uomo, non solo per indicare la facoltà di creare il proprio cammino, ma anche più velatamente per suggerire cosa è scritto nelle nostre mani.... 

Tra i tanti libri che ho letto su quest'argomento non erano molti quelli che insegnavano a considerare prima la forma delle mani, delle dita, le proporzioni, il dorso della mano, i monti, i piani ed i fiumi, che sono le cosiddette linee, oltre ad una ricchissima simbologia di segni e di posizioni che indicano progressi o penitenze. Quindi questo fluido astrale altro non è che comunicazione col tutto percepita dalle nostre terminazioni nervose e attraverso l'intuizione , elaborate dal nostro cervello e ritrasmesse cioè trasformate in azioni, parole o anche solo pensieri.... e siccome nel fluido astrale sono già presenti i semi di ciò che faremo o che saremo da questo diventa possibile in base alle caratteristiche delle mani, predire ciò che accadrà ed anche ciò che si sente di essere. Sarà mai che i piedi, che contengono anch'essi molte terminazioni nervose, non possano indicare il "cammino " dell'essere umano.... ? Con essi percorriamo le vie del mondo create da ciò che abbiamo nelle mani quindi deduciamo che i piedi ci parlano più di cose concrete, di ciò che riguarda il corpo... le espressioni tipo cammino in salita o cammino lieto indicano che attraverso i piedi percepiamo sensazioni.... Non si discostano molto dalla realtà proprio perché sono le nostre radici terrene e ci tengono ancorati alla materia. 

E per concludere volevo sottolineare il fatto che mani e piedi sono estremità del corpo e allora tutto ciò che sta tra loro non potrà essere interpretato? La testa è come le mani un'estremità ed infatti ha un'arte tutta sua per essere interpretata, quest'arte è chiamata fisiognomica la quale deduce i caratteri psicologici delle persone, nel viso come nelle altre estremità vi sono dei punti direttamente collegati con certi organi e non è raro, che il colorito del viso ci parli della salute, come un'espressione preoccupata si nota dalla fronte corrugata o le mascelle molto sviluppate possano indicare l'attitudine a mangiare molto ed al possesso.... 

Da tutto quanto detto si capisce che il corpo è una mappa con delle rotte precise che indicano la direzione del conducente, e le arti che servono a dedurla sono mezzi dei quali l'uomo può servirsi per procedere nel suo percorso. Quanto ho esposto è solo un accenno a ciò che queste arti contengono, le chiamo arti e non scienze per non urtare la sensibilità di qualcuno. Spero di aver reso un buon servizio a chi è interessato.

Giuseppe Finamore

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