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lunedì 1 agosto 2016

Anzola dell'Emilia - Cirque Bidon. Il circo dei sogni umani



Raccolgo l'invito di Paolo a raccontare qualche impressione sul Cirque Bidon al cui spettacolo ho assistito ad Anzola dell'Emilia (Bo), il 31 luglio 2016, ma soprattutto al "loro" invito a fare loro pubblicità e a parlare di loro.


Un circo essenziale e particolare, a cominciare dalle modalità di spostamento: sono diversi "carrozzoni" variopinti in legno, trainati da pariglie di cavalli da tiro. Incontrarli per la strada deve essere un bello spettacolo già quello. Sicuramente rallenteranno il traffico e provocheranno anche ingorghi e smadonnamenti da parte delle persone che sempre più fretta hanno di spostarsi e i raggiungere la loro meta, anche se questa meta dovesse essere poco desiderabile da raggiungere.

Avevo letto la prima volta di loro sul sito di Banca Etica che sosteneva un crowdfunding, una raccolta di fondi per finanziare appunto questo circo, la cui necessità maggiore, credo sia la necessità di sostentamento degli animali, considerando che si spostano per non più di una ventina di chilometri al giorno e possono lavorare solo nella bella stagine. Infatti il Cirque Bidon è un circo all'aperto, senza tendone e molto essenziale. la magia è tutta nella bravura dei componenti, che sono un po' (molto) attori, un po' mimi, un po' comici, musicisti, cantanti, acrobati. 


Parlano un italiano con uno spiccato accento francese, e i musicisti, come ha giustamente notato Eva, la mia "accompagnatrice," sembrano la banda degli Aristogatti, anche il genere musicale è quello e sono bravissimi. 

Finito lo spettacolo, mentre il capo e la sua assistente improvvisavano una bancarella dove la gente si è accalcata per un'ora per acquistare qualche souvenir (cartoline, libriccini, locandine, dvd), hanno continuato a suonare e si sarebbe rimasti lì ore ad ascoltarli.

Il circo dei sogni, sognare fa bene e come conclusione hanno detto che bisogna continuare a sognare, coltivare i propri sogni e cercare di realizzarli e fosse anche che se ne realizza uno solo .... va bene!


Lo spettacolo va vissuto, non serve raccontarlo e toglierebbe la sorpresa a chi lo vuole e deve ancora vederlo, ma è pieno di scenette piene di estro e originalità. 

Del circo che siamo abituati a conoscere quello con gli animali c'è poco: appena un paio di giri di pista con un bel cavallo bianco con in groppa un saltimbanco che ci fa delle evoluzioni sopra, sotto e di fianco, e le evoluzioni di quattro galline su un filo teso ed una bicicletta tesa sul filo; poi una improbabile sfilata di moda con altrettanto improbabili indossatori e indossatrici, cappelli che volano in cielo e palle di vetro che rotolano creando motivi surreali. Una trapezista da brivido che lavora con due strisce di tessuto lunghissime alle quali si arrotola con destrezza come pure gioca con un grosso cerchio di metallo che si alza al cielo e si abbassa verso terra.


Il tutto condito da sorrisi, risate a non finire e battimani da spellarsi le dita. Se il Cirque Bidon viene dalle vostre parti non potete mancare, ci ricorda che vivere è bello, che lento è bello, che non bisogna prendersi troppo sul serio e che ironia gioia e semplicità sono condimenti che rendono la vita più "saporita".


Caterina Regazzi

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