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domenica 27 dicembre 2015

Frutta e verdura sono cibo per l'uomo



Entro nel supermercato dove mi fermo quasi ogni giorno. Assieme a mia
figlia Manuela osservo gli scaffali, e provo la sensazione di
addentrarmi in un museo, nel quale sia esposto il cibo che mangiava
l’Uomo prima di rendersi conto che non era il suo cibo (e forse di
nessuno).

Quando, in una breve parentesi della mia vita, assunsi solo cibo
macrobiotico, mi resi conto della ritrovata pulizia del corpo. Nei
flash da vegetariano ho saputo apprezzare il gusto delle diverse
pietanze verdi, non minore delle "tradizionali". Non sono stato mai
vegano, ma ne ho una in casa ….

L’Associazione Igienista Italiana mi ha "insegnato" a digiunare
(talvolta): ho provato senza alcuna difficoltà a sospendere
l’alimentazione per un giorno (o anche meno), rendendomi conto che ciò
è più facilmente possibile nei periodi di relax, possibilmente
sdraiati al sole.

Il Prof. Max Rubner evidenziò, già oltre cento anni or sono, come
l’Uomo assuma le poche proteine presenti nel latte materno, proprio
nel periodo di massima crescita corporea. Il Dott. Lahmann individuò
un rapporto fra le malattie e l’acido carbonico, pur senza comprendere
la causa della fermentazione che lo provocava. I fruttariani
sostengono che nella frutta sia presente la quantità di proteine
sufficiente per un normale tenore fisico di vita. Il Dott. Catani
inventò una dieta a base di frutta, verdure a foglia e carne,
eliminando ogni amido. Il Dott. Graham migliorò il pane con grano
integrale.

Il desiderio di individuare una dieta perfetta ha sempre affascinato
studiosi e salutisti. Ma oggi l’argomento è strettamente connesso alla
necessità di dimagrire, e spesso solo a quello: non si considerano
completamente i vantaggi che ne derivano nel funzionamento del corpo
…. e dello spirito.

L’Uomo mangia frutta ed altri cibi simili. Lo dimostra il suo lungo
intestino, proprio degli erbivori. Perché dunque sono, molto
appassionatamente, scritte ed applicate milioni di ricette? Perché
qualsiasi cibo viene trattato, cucinato, condito, arricchito, ed
ingerito? So che questa può sembrare una sfacciata provocazione, detta
da me, che so apprezzare (dimostrandolo, anche) la "bontà" dei
prodotti tipici locali, così vari e così gustosi, pur avendo sempre
prestato la massima attenzione ad ingerire cibo privo di conservanti,
genuino, e di qualità. Ma non lo è.

Se l’Uomo, dal mangiar solo frutta, è passato ad una ricchissima
varietà di cereali, legumi e carni, lo ha fatto con arte, rendendo
gradevole il cibo così vario: cucinandolo in molti modi diversi,
speziandolo, abbinandolo ad altri. Il Prof. Arnold Ehret è categorico:
l’Uomo può mangiar solo frutta e verdura, alternando questo cibo … al
digiuno completo. Egli ha sperimentato che le prestazioni fisiche, con
l’apporto del fruttosio, non diminuiscono, anzi, aumentano. Ha
sconfitto, con tale dieta, la tubercolosi (è vissuto ai primi del
secolo scorso). Ed è riuscito ad ottenere anche una mente più
efficiente, sentendosi infine ringiovanire.

Se una dieta può appena interessare per la sua efficacia nel
trasformare il fisico in un corpo snello e più attraente, certamente
suscita ancor maggiore interesse sapere che tale dieta può rendere più
sani e più sereni. Le proteine animali che noi crediamo di ricavare
dalla carne, appartenevano ad un cadavere, che per giunta è stato
anche cotto: cosa rimane, se non che il gusto? Ed in ogni caso,
occorrono davvero le proteine? Ehret ha osannato lo stato meraviglioso
in cui si trovava dopo la dieta di frutta e verdura, evidenziando che
si era affinata persino una eccellente sensibilità mentale. Fu una
posizione pericolosa, che non andò a genio agli allevatori, ai
coltivatori di cereali (cibo comune degli uccelli), e nemmeno ai
religiosi: un tragico incidente troncò la sua vita, prima di poter far
conoscere a tutti come migliaia di persone fossero state "curate" con
questa semplice, essenziale, e logica dieta.

Forse talvolta, per non scontentare l’ospite, farò finta di
dimenticarla, ma la dieta di frutta e verdura rappresenta (per me) una
rivoluzione, un risveglio. Perché non provate anche voi?

Alberto Gioffré (Responsabile AK Calabria)

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