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In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

venerdì 1 novembre 2013

Notizie ed informazioni sulle azioni di pace per la Siria




 ALCUNE INFO GENERALI SULLA SIRIA:





Dichiarazione di Samaan Daud   video (in inglese)
http://www.youtube.com/watch?v=3w-DL0NeR6g
( in fondo a questa mail viene ripreso l'approfondimento sulla Sirtia, vi sono i link ai  video di Samaan Daoud anche in italiano e arabo )


SUI CECCHINI CHE SPARANO AL VENTRE DELLE DONNE INCINTE
http://www.liveleak.com/view?i=7f5_1382302339
 ( video )  British media propaganda: The complete story of snipers shooting unborn babies
http://www.soaw.org/ 


Converge on Fort Benning! November 22-24

SUL CESSATE IL FUOCO PER L'EVACUAZIONE DE CIVILI DALLE AREE DI BATTAGLIA:
http://terrasantalibera.wordpress.com/2013/10/17/4074/ Siria: i mercenari-terroristi jihadisti violano l’accordo del cessate il fuoco per evacuare i civili e sparano all’impazzata, mentre l’agenzia Adnkronos si rende loro complice

SULLA PACE SABOTATA DAGLI OPPONENTI PILOTATI DALLE GRANDI POTENZE:
http://www.asianews.it/notizie-it/Rischia-di-naufragare-ancora-la-Conferenza-di-pace-sulla-Siria-29337.html  Rischia di naufragare ancora la conferenza di pace sulla Siria

SULLA MERAVIGLIOSA SENSIBILITA' DEI POPOLI DI TUTTO IL MONDO CHE HANNO CAPITO COSA STA SUCCEDENDO IN SIRIA: 
http://www.cpcml.ca/Tmlw2013/W43035.HTM No Attacks Against Syria! Hands Off Syria!

 VOCI DALLA SIRIA:
http://oraprosiria.blogspot.it/2013/10/una-grandiosa-e-drammatica-avventura.html Una grandiosa e drammatica avventura 23/10/13
http://oraprosiria.blogspot.it/2013/10/salesiani-di-don-bosco-in-siria-fede-e.html Salesiani di Don Bosco in Siria: “ Fede e preghiera, ecco le nostre armi, il nostro appoggio” 21/10/13
http://oraprosiria.blogspot.it/2013/10/verso-una-terra-santa-svuotata-dei.html Verso una Terra Santa svuotata dei Cristiani? 18/10/13

ALTRA INFORMAZIONE:
http://www.sibialiria.org/ SIBIALIRIA - Siria: No a un'altra Libia


RETE NO WAR  
A Roma, il 22 ottobre, presso CESV, in Via Liberiana 17, alle h. 17 c'è stato l'incontro con Samaan Daoud, Manlio Di Stefano, Mostafa El Ayioubi e Marinella Correggia. E’ stata un’occasione per capire cosa sta succedendo in Siria.


Chi semina guerra raccoglie tempesta

Il Governo Letta si appresta ad una nuova “missione umanitaria”. Navi da guerra, droni, soldati, caccia... stanno per essere inviati in Libia, questa volta con la scusa di “fermare le stragi di migranti ed i trafficanti di carne”; in realtà – come concordato con gli altri predoni occidentali, in primis Obama - per supportare il governo fantoccio di Ali Zeidan, disarmare le bande degli ex “ribelli libici”, impegnate ad arraffare per se stessi i proventi del petrolio, e riportare, infine, la Libia a riprendere senza intoppi il ruolo di cane da guardia delle frontiere meridionali del Mediterraneo e di carnefice proprio di quei migranti che dice di voler tutelare. E questo mentre - insieme ai peggiori satrapi mediorientali e alla NATO, coalizzati nel Gruppo “Amici della Siria - continua a sostenere ed armare le bande dei “ribelli siriani” e imporre un embargo che, finora, hanno costretto due milioni di Siriani a fuggire dalle loro case cercando uno scampo, anche sulle nostre coste. E’ vergognoso che il governo, nel mentre si appresta a varare un’altra legge di stabilità di lacrime e sangue, provi a sfruttare l’indignazione per le stragi come quella di Lampedusa e/o la dilagante xenofobia, , per giustificare altre spese militari mettendo l’opinione pubblica di fronte al falso dilemma: o sostenete questa nuova e costosa guerra o vi rassegnate allo sbarco di migliaia di profughi. No a questo ricatto. No a questa nuova guerra. Neanche un euro per le politiche razziste del governo Neanche un euro, neanche un soldato, a sostegno del regime fantoccio di Ali Zeidan. Basta con il sostegno del governo italiano ai ribelli che stanno insanguinando la Siria Basta con l’embargo e le sanzioni che hanno gettato nella fame e nella disperazione milioni di Siriani e che stanno alimentando i flussi di profughi anche sulle nostre coste.

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