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lunedì 21 novembre 2011

La vera soluzione per risolvere il debito pubblico è il ritorno alla sovranità monetaria

Il vero valore di Paolo D'Arpini


Andando appresso a Mario Monti… si dimentica l’origine del problema..

Lo Stato ha rinunciato al suo diritto sovrano di emettere cartamoneta…

Sì avete capito bene, non è lo Stato Italiano e nemmeno la Comunità Europea a creare il denaro che circola, lo creano dal nulla (senza copertura né in oro né in altre forme) la Banca d’Italia (prima) e la BCE (oggi). Queste banche sono enti privati e non pubblici come erroneamente si crede. La zecca provvede a stampare la cartamoneta per conto di queste banche e lo Stato ripaga il prestito così ricevuto sotto forma di “obbligazioni” e “titoli”..

La moneta circolante è in tal modo un “debito” che lo Stato -e di conseguenza tutti i cittadini- debbono pagare, con gli interessi .. E questa è la vera fonte del debito pubblico..

Basti vedere che -ad esempio- il North Dakota, uno stato americano che non ha particolari ricchezze è l’unico ad avere fra i membri della federazione un bilancio in pareggio, poichè emette il suo denaro in proprio e non attraverso le banche. Infatti la Federal Reserve che sommerge di dolalri il mondo è una banca privata ed è massimamente per questa ragione che, anche gli USA, sono sommersi dal debito pubblico. Inoltre -truffa nella truffa- questi pezzi di carta colorata che le banche private fanno stampare sono assolutamente privi di ogni copertura… non c’è alcun deposito aureo che le sostiene.. l’unico valore è quello convenzionale per l’accettazione di chi usa la moneta..

Insomma il denaro che abbiamo in tasca ha valore solo perchè noi gli diamo quel valore, in se stesso non vale nulla nemmeno il costo dei colori e della carta (praticamente inservibile per qualsiasi uso concreto). Eppure con questa colossale truffa effettuata dai banchieri il mondo sta passivamente diventando preda dei poteri economici “occulti” (nel senso che il popolo non conosce il meccanismo diabolico) che regolano ogni movimento finanziario e monetario.

In Italia sarebbe facilissimo risolvere il problema, in modo definitivo… sarebbe sufficiente ripudiare la “moneta-debito” e ricominciare a emettere il denaro in forma diretta, tramite il Ministero del Tesoro. Però… c’è da dire che questo gioco è molto rischioso, a causa degli enormi interessi che stanno dietro alla mega-truffa bancaria…

Infatti -ad esempio- il presidente Kennedy fu fatto secco proprio perchè aveva iniziato una politica economica che andava in quella direzione, cioè aveva dato ordine al Tesoro di iniziare un processo di emissione monetaria in proprio… Ed a quel tempo a Fort Knox c’erano ancora forti riserve d’oro per garantire il dollaro… Figurarsi cosa dovrebbero fare gli USA oggi non c’è più nemmeno un’oncia in deposito, solo lingotti di tungsteno rivestiti da una patina aurea…

Di seguito alcuni ragguagli più tecnici sul processo qui descritto e piccola cronistoria sul come siamo giunti al punto presente.

L’emissione del denaro da parte della Banca Centrale, avviene solo in contropartita a Obbligazioni emesse dallo Stato al corrispettivo valore. Semplice esempio: Quando lo Stato ha bisogno di un milione di Euro, emette titoli di Stato (come BOT, CCT etc.) da un milione di Euro. Per chi non sapesse cosa sono questi titoli: sono come dei ‘pagherò’ che alla scadenza lo Stato ripagherà ai loro proprietari, dandogli capitale più una percentuale di interessi”.

L’Italia oggi ha un debito pubblico ammontante a 1.879.900.000 (un miliardo ottocentosettantanove milioni e novecento mila Euro).

Secondo l’economista Savino Frigiola: “La ricetta per schivare le manovre di strangolamento sono abbastanza semplici, facili da praticare, collaudare e sicure. Poiché la maggior parte del debito pubblico viene creato dall’emisssione monetaria abilmente carpita dai banchieri privati, BCE o Federal Riserve che sia, è sufficiente che lo Stato invece di emettere propri titoli di debito per poi scontarli o venderli al sistema bancario, alle condizioni imposte volta per volta dal creditore, emetta direttamente i propri titoli monetari con i quali monetizzare il proprio mercato mediante il pagamento di opere o attività di pubblico interesse e non si creano debiti”.


……

L’attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica …alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto
[Maurice Allais, nobel per l'economia]

«Voi siete un covo di vipere. Ho intenzione di distruggervi e, per il Padreterno vi distruggerò. Se solo la gente sapesse la stoltaggine del nostro sistema monetario e bancario ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina»
[Andrew Jackson, 1836 - presidente degli U.S.A.]

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Alcuni nomi di operatori economici politici asserviti:

Romano Prodi, da consulente Goldman Sachs a Presidente del Consiglio in Italia

Mario Draghi, da Vicepresidente Goldman Sachs a Governatore della Banca d’Italia e BCE

Mario Monti, dalla Commissione Europea sulla concorrenza alla Goldman Sachs; nominato poi Senatore a vita dal Presidente della Repubblica G. Napolitano (2011)

Massimo Tononi, dalla Goldman Sachs di Londra a sottosegretario all’Economia nel governo Prodi del 2006

Gianni Letta, membro dell’Advisory Board di GS è nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Berlusconi (2008)

Inoltre, alla data odierna fanno parte del Comitato Esecutivo di Aspen Institute Italia:

Luigi Abete
Giuliano Amato
Lucia Annunziata
Alberto Bombassei
Francesco Caltagirone
Giuseppe Cattaneo
Fedele Confalonieri
Fulvio Conti
Maurizio Costa
Gianni De Michelis
Umberto Eco
John Elkann
Jean-Paul Fitoussi
Franco Frattini
Gabriele Galateri di Genola
Mario Greco
Enrico Letta
Gianni Letta
Emma Marcegaglia
William Mayer
Francesco Micheli
Paolo Mieli
Mario Monti
Lorenzo Ornaghi
Corrado Passera
Riccardo Perissich
Angelo Maria Petroni
Mario Pirani
Romano Prodi
Alberto Quadrio Curzio
Giuseppe Recchi
Gianfelice Rocca
Cesare Romiti
Paolo Savona
Carlo Scognamiglio
Lucio Stanca
Giulio Tremonti
Beatrice Trussardi
Giuliano Urbani
Giacomo Vaciago

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Paolo D’Arpini
Referente P.R. Rete Bioregionale Italiana

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