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lunedì 21 novembre 2011

150 giorni prima di Monti Mario già c'era Mario Monti... la verità dietro un golpe

Fa un po' freschetto...


Ancora sulle dichiarazioni di Francesco Boccia (pubblicate qui: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/11/20/francesco-boccia-e-noemi-longo-di-chi-e-la-colpa-se-lumanita-si-trova-nella-situazione-in-cui-si-trova-corsi-e-ricorsi-storici/ ),

scrive Giorgio Vitali: “O SI è CAPACI DI INTERPRETARE GLI AVVENIMENTI IN CHIAVE ATTUALE, CIOè UTILIZZANDO IL SISTEMA DELLA ANALISI DELLA COMPLESSITA', O NON SE NE RICAVA NULLA. LE INTERCONNESSIONI SONO INFINITE. INFATTI, tanto per fare un esempio, pur prevedendo che stavamo per a vere un Governo delle banche, chi avrebbe previsto (almeno fra di noi)  che LORSIGNORI avevano già scelto il Monti? Perché è inutile nasconderlo: per organizzare questo colpo ci sono voluti, almeno, 150 giorni, fra contatti, convegni segreti, dimostrazioni di disponibilità, ricatti e minacce, scambi di affari e di favori e quant'altro. TUTTO a nostra INSAPUTA. Come per il 25 luglio o per l'8 settembre”

Commento di Vincenzo Mannello: “Certamente, scrive bene Giorgio Vitali (vedi nota soprastante). Corsi e ricorsi storici. Per non andare lontano si parte proprio dai "mille" e dalla preparazione della finanza inglese , con i circoli massonici e politici delle potenze europee, contro il Regno delle Due Sicilie. Che, benché tutelasse gli interessi inglesi, specie in Sicilia, aveva il torto di essere troppo "nazionale" con banche, industrie , flotta, infrastrutture socio-economiche che, inquadrate in quel periodo, erano decisamente più "popolari" del resto d' Europa. Il saccheggio del Sud (riserve auree del Banco di Napoli in testa) con relativa fornitura di manodopera schiavizzata fu il risultato di quel "complotto". Ricordiamo il voltafaccia della parte "migliore" della classe dirigente militare, politica ed economica del Regno che preparò a Garibaldi ed al Piemonte il terreno. Con tradimenti e voltafaccia (chiesa in testa) regolarmente premiati dai Savoia. Ricordiamo pure che, a riprova, i soldati borbonici si batterono con onore oltre la caduta di Napoli ed i contadini pagarono un prezzo altissimo per i massacri sabaudi . Perché tanto spazio a quel periodo tanto controverso? Perché, a mio parere, tutti gli avvenimenti accaduti in Italia dal 1860 ad oggi hanno ripetuto lo stesso schema, specie con il 25 luglio e l'8 settembre. Non a caso, peraltro, preceduti da un altro sbarco in Sicilia. E, nel dopo guerra continuati, meno cruentemente, fino alla operazione Monti. Stessi ingredienti, stessa minestra. Mi scuso per la lunghezza ma, rispetto alle malefatte accennate, penso sia pure sintetica...”

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