La Rete delle Reti
Presentazione
In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).
giovedì 28 marzo 2024
Viaggio in Calabria... Nomad = No-mad
lunedì 25 marzo 2024
"San Giovanni Bosco, il mio primo maestro"... - Memorie spirituali di Paolo D'Arpini bambino
Siccome son nato e vissuto a Roma ma a sbalzelloni, restando e partendo in diversi momenti della vita, le mie memorie non hanno una vera continuità, posso quindi raccontare solo delle “sensazioni vissute”. Una di queste ha a che vedere con il mio primo approccio con la spiritualità, avvenuto in forme tempestose (essendo rimasto da poco orfano e rinchiuso in un collegio per mancanza di accoglienza in altre situazioni familiari), sicuramente quell’esperienza, cogente ed importante, fu necessaria per il mio successivo sviluppo.
Durante quel periodo, eravamo nella metà degli anni ‘50 del secolo scorso, appresi come fosse necessaria l’autonomia di pensiero e l’ecologia, due aspetti che in seguito contribuirono fortemente alla mia formazione in una spiritualità laica e di una ecologia profonda: materia e spirito sono la stessa cosa!
Ma ritorno ora alla esperienza di quegli anni trascorsi in cui incontrai don Bosco e la scuola Salesiana.
Ho un debito di riconoscenza verso San Giovanni Bosco e la sua opera di assistenza ai giovani. Io fui un suo beneficiato, allorché morì mia madre Giustina Tirabosco -nel 1954- e non riuscivo più ad adeguarmi a una scuola normale (malgrado fossi considerato intelligente e preparato dai miei maestri). Qualcosa in me si era bloccato, ricordo all’esame di quinta elementare feci una totale scena muta, conoscevo tutte le risposte alle domande che mi venivano poste dagli esaminatori ma non profferii parola, solo sguardi luccicanti e silenzio. Così da buon orfano disadattato fui mandato al collegio del Sacro Cuore di Roma, come interno. Vivevo cioè in una comunità chiusa al mondo ma in un’atmosfera che ricordava la famiglia.
Rammento il mio insegnante, un vecchio laico che risiedeva monasticamente nel collegio, un uomo di grande saggezza, egli mi insegnò a strizzare bene il tubetto del dentifricio ed anche ad aprirlo per prelevarvi l’ultima pasta attaccata. Nel collegio godevo del poco, ad esempio della merenda pomeridiana, una semplice ciriola di pane senza companatico, mentre pattinavo nel cortile imparando a muovermi velocemente in mezzo agli altri.
Ed è lì che appresi alcuni “trucchi” della religione (da me poi ripresi nelle cerimonie laiche dei vari equinozi e solstizi in cui uso ancora il sistema dei pensierini offerti al fuoco). Allora accadeva con la ricorrenza della festa della Madonna e compivamo un rito particolare “dei messaggi della Santa Madre”, ovvero pescavamo ognuno a turno dentro una grande cesta un rotolino di carta, ogni rotolino conteneva un messaggio personale, che pareva sempre azzeccato, il rotolino una volta letto veniva poi gettato in un focheraccio acceso nel cortile.
Un’altra volta appresi il valore della pazienza durante i canti solenni di una messa speciale. Un ragazzino della mia classe -evidentemente anche lui con problemi psicologici- (si puliva il naso sulle maniche della giacca ed era sempre impiastricciato di mocciolo) stava proprio al mio fianco, forse lo rimproverai di qualcosa e ricordo che lui prese a picchiarmi con furia, mi dava pugni e calci, evidentemente era disperato… dentro di me sentii che non era giusto reagire e continuai a cantare per tutto il tempo assieme al coro, senza provare cattivi pensieri ma concentrandomi sul canto. L’aver superato la rabbia momentanea ed il senso di rivalsa mi riempì di gioia, mi sembrava un dono del Cielo.
Per sviluppare la modestia e l’accettazione prendevo sempre ad esempio le prove dolorose di Don Bosco, alle prese con l’indifferenza della società, mi piaceva moltissimo leggere le storie su Domenico Savio, l’allievo spirituale del santo, mi identificavo con lui. In quegli anni iniziai a scoprire che la mia esistenza aveva un senso solo se la rivolgevo verso la verità, la giustizia e l’amore. Tra l’altro nel tempo appresi come fosse facile anche studiare o compiere il proprio dovere se lo si considerava un’offerta a Dio.
Feci del mio meglio e divenni l’alunno più meritevole della mia classe, il primo in profitto, condotta e religione. A quel tempo avrei potuto anche decidere di farmi prete ma evidentemente quella non era la mia strada. Non sono però irriconoscente verso i santi cristiani, malgrado abbia abbandonato ogni credo religioso precostituito, continuo a provare solidarietà e rispetto verso Don Bosco. Egli è il mio primo maestro e padre spirituale.
Paolo D’Arpini
mercoledì 20 marzo 2024
I Ching mensile: Esagramma 34 Ta Chuang – Dal 21 marzo al 19 aprile - La stagione del Drago
Esagramma Ta Chuang
Sotto vi è il Trigramma Chien (il Cielo) che ascende e sopra il trigramma Chen (Il Tuono).
La Sentenza: La Potenza del Grande. Propizia è perseveranza.
Significato. Il segno indica un momento in cui il valore interiore emerge con impeto e giunge al dominio. La forza ha già superato il punto mediano incombe perciò il pericolo che ci si fidi troppo della propria potenza senza chiedersi volta per volta dove sia il giusto, ovvero che si ricerchi il movimento senza curarsi del tempo opportuno. Per questo si consiglia perseveranza poiché vera potenza non degenera in violenza ma resta connessa con i principi del diritto e della giustizia.
L’Immagine: Il Tuono sta in alto nel cielo:
l’immagine della Potenza del Grande. Così il nobile non percorre sentieri Che non corrispondano all’ordine.
Significato. Il tuono, la forza elettrica, in primavera sale verso l’alto. Questo movimento è conforme al moto del cielo, è dunque in armonia col cielo e produce grande potenza. Ma vera grandezza si basa però con la concordanza con ciò che è retto. “Grande e retto così si possono osservare le relazioni del cielo e della terra”.
Questo vale anche per la lotta contro le imperfezioni della propria natura, anche qui non bisogna stancarsi, nonostante le possibili ricadute, ma continuare finché si giunge al successo.
Il momento.
Giunge la primavera, il sole attraversa l’equatore ed i giorni e le notti sono di eguale lunghezza. Sintonizziamo i nostri ritmi con quelli di madre Terra e padre Sole, il periodo è quello dell’Ariete oppure del Drago.
“Tre cose sono necessarie per vincere un avversario:
rallegrarsi quando ha ragione,
intristirsi quando ha torto,
non comportarsi stoltamente nei suoi confronti” (detto indiano)
Gli indiani d’america non usavano sale nella loro alimentazione è per questo che avevano così tanto sale in zucca ed è per questo che “sentivano la puzza degli yankee” - la sudorazione di chi fa molto uso di sale è infatti più odorosa. Persino le lacrime di chi consuma troppo sale diventano salate mentre quelle di chi non sono dolci. In sostituzione del cloruro di sodio si può utilizzare l’acqua di bollitura dei vegetali che contiene molti sali, oppure il miso.
Cura per gli occhi.
In India ed in oriente usano il Kajal, una cura ayurvedica per gli occhi, che difende dalla polvere curando le irritazioni. Non serve abbondare nella dose basta un minuto pizzico di sostanza.
Attenzione alla provenienza accertarsi che il prodotto sia naturale.
Muoversi con la luna.
Favorevole in luna crescente piantagione e semina di quel che cresce velocemente ed è destinato al consumo immediato. In luna calante o piena è favorevole la semina di legumi.
Una ricetta facile facile.
Bevanda al tamarindo
Ammorbidire un po’ di polpa essiccata di tamarindo in una tazza d’acqua calda, passare al colino ed immergere mescolando la crema in una caraffa d’acqua fresca. Aggiungere qualche goccia (od una fettina) di limone.
Pensiero edificante.
“La lucidità è la ferita più vicina al sole. Non addormentiamoci all’ombra dei comitati…” (mai ’68)
Paolo D'Arpini
martedì 19 marzo 2024
Erranza meridiana... Fantasy di Ferdinando Renzetti
giovedì 14 marzo 2024
Riscopriamo l'animo femminile nel libro di Carla Lomi con le sue Fate
Alcuni mesi fa ricevetti, tramite una comune conoscenza, un messaggio da parte di Carla Lomi, che mi informava dell'uscita del suo ultimo libro che ha come argomento principale, "Le Fate" e, parlando poi personalmente, con lei sono rimasta subito affascinata dal suo modo di fare, in particolare della sua amabilità e gentilezza.
martedì 5 marzo 2024
"Memorie di una gallina" di Ishaq Musa al Husayni - Presentazione del libro a Trieste
Gruppo Ibriq (per la Cultura e la Causa Palestinese)
venerdì 1 marzo 2024
"Anima quantica" di Carmen Di Muro - Recensione
Il grande filosofo L. Feuerbach sosteneva che “l’uomo è ciò che mangia”, ma
è pur vero che “l’uomo è dove, quando e come mangia”.
Il cibo è una forma altamente concentrata di energia, che apporta non solo
sostanze nutritive, ma anche campi d’informazione specifici che influiscono
sul nostro stato di salute globale. Ogni cosa presente in natura è composta
da una frequenza ben precisa e strutturata. Cose, persone, cibi e ambienti
ancor prima di poter essere colti nella loro componente tangibile sono
caratterizzati da un’energia specifica che li contraddistingue in virtù
della carica dominante di cui sono portatori.
La realtà vibra all’unisono con noi e si adatta rispondendo con frequenze
ordinate. Ad ogni azione energetica sussegue sempre una reazione di pari o
maggiore intensità vibrazionale.
André Simoneton, ingegnere elettronico francese, spese gran parte dei suoi
anni a studiare l’effetto delle vibrazioni degli alimenti sull’organismo
umano. Egli notò che ogni cibo, come ogni essere vivente, oltre ad avere un
potere calorico (chimico-energetico) aveva anche un potere elettromagnetico
(vibrazionale).
Queste frequenze derivano da svariati fattori quali la forma, la tipologia,
la composizione, il luogo di crescita, ma soprattutto la conservazione e il
trattamento subito dagli alimenti, influendo specificatamente sulle qualità
del loro campo elettromagnetico e, di conseguenza, sulle informazioni e
sull’energia vitale che essi apportano.
Oggi conosciamo la macrobiotica, una pratica alimentare che si occupa di
equilibrare l’utilizzo degli alimenti in funzione dell’organismo che li
assume e dell’ambiente in cui vive, partendo dal bilanciamento delle forze
complementari che governano l’universo. Questa è di estrema importanza, ma nel cammino che conduce al pieno benessere di psiche, anima e corpo è
necessaria un’ulteriore consapevolezza integrata capace di allargare il
nostro sguardo per renderci maggiormente coscienti del grande potere insito
in noi nel modellare l’ambiente a partire dai suoi più semplici costituenti
fondamentali come ad esempio, l’acqua.
Struttura vibrazionale dell’acqua
La ricerca ha ormai largamente dimostrato che l’acqua è un cristallo liquido
con una matrice reticolare flessibile, che è in grado di assumere molte
forme strutturali con capacità infinita di immagazzinare informazioni
all’interno della sua matrice. Il crescente corpo di recenti dati
scientifici ha, inoltre, comprovato il suo ruolo fondamentale di mediatore
tra il mondo energetico e materiale e la sua funzione di accumulatore,
trasmettitore e trasduttore di schemi e informazioni elettromagnetiche con
le quali entra in contatto, come pure la sua capacità di conservarne la
memoria per lunghi periodi di tempo. Ciò è quanto evidenziato da ricerche
svolte anche dall’Università di Milano dove è stato visto che una piccola
quantità di acqua sottoposta a frequenze altamente positive e coerenti, non
solo presentava una configurazione armonica diversa, ma una volta aggiunta
alla classica acqua di rubinetto era in grado di modificarne il pH, la
conducibilità e il potenziale redox (parametro elettro-chimico della qualità
dell’acqua), consentendo agli agenti patogeni di perdere la loro
aggressività.
Dal momento che una parte importante dei liquidi che ingeriamo è contenuta
nei cibi diventa necessario porsi una domanda: è possibile che i nostri
pensieri, le nostre emozioni modifichino la struttura elettromagnetica degli
alimenti rendendoli benefici o dannosi per il nostro organismo?
A seconda del trattamento subito, l’acqua dei cibi forma strutture
specifiche di cluster (gocce), in quanto l’elettromagnetismo del luogo e di
chi ne viene a contatto, ha un effetto modellante sulla sua struttura, la
quale cambia e assume conformazioni diverse in virtù della carica energetica
presente.
Cibo ed energia
Amore, gioia e gratitudine sono vibrazioni potentissime a cui l’acqua
risponde in modo molto particolare che lasciano al suo interno tracce
permanenti in grado di risuonare con le frequenze dei sistemi biologici –
delle cellule e dell’acqua che li compongono – andando a riequilibrare
l’organismo.
Nella maggior parte dei casi assumiamo cibi di cui non conosciamo il tipo di
esperienza energetica che hanno vissuto. Dove e con quali frequenze sono
venuti a contatto (ripetitori, stazioni radio, inquinamento). Ma non solo.
Spesso capita che noi per primi diventiamo i maggiori responsabili della
loro contaminazione vibrazionale preparandoli, assumendoli o anche
riponendoli per lungo tempo in ambienti in cui c’è una presenza marcata di
campi elettromagnetici nocivi.
Quante volte cuciniamo o mangiamo risuonando con sentimenti e pensieri
disturbanti che parlano delle nostre preoccupazioni quotidiane?
In quei momenti non solo il nostro organismo vibrerà su frequenze
disarmoniche producendo agenti biochimici non funzionali alla vita, ma al
contempo questo campo modellerà la matrice molecolare del cibo che
amplificherà tali frequenze divenendo veleno per il nostro corpo. A chi di
noi non è capitato di assumere alimenti salutari e qualche volta accusare
gonfiore, dolore addominale o nausea?
Ed ecco che alimenti con proprietà benefiche per la vita verranno avvelenati
da basse vibrazioni perdendo i loro agenti vitali e di conseguenza
abbassando il nostro indice energetico. Frutta, ortaggi, legumi freschi e
cereali cotti a basse temperature sono cibi ad altissima radianza, ma anche
quelli che contengono in sé una maggiore percentuale di acqua.
Tutti oggi sappiamo che un’alimentazione sana promuove il benessere,
migliora la qualità della vita e può persino allungarla, ma pochi di noi si
concentra sul come, il dove e quando mangiamo, sui campi di vibrazione
presenti in noi e nell’ambiente capaci di informare e plasmare le proprietà
dell’acqua contenuta nei cibi che diventerà memoria di quella frequenza.. Le
conseguenze saranno disastrose sull’organismo e sulla nostra energia, e la
capacità di eliminarne le tossine seriamente compromessa. L’attenzione e la
cura degli aspetti che riguardano la nostra dimensione interiore associata
ad una retta scelta alimentare farà la differenza.
Carmen Di Muro
Psicologia Quantistica