Presentazione



In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

mercoledì 13 settembre 2017

In viaggio sulla Transiberiana alla scoperta della Grande Madre Russia

L'immagine può contenere: cielo, nuvola, albero, spazio all'aperto, natura e acqua
La Transiberiana è la ferrovia più lunga del mondo. Ha la lunghezza di ben 9288 Km e, attraversando tutta la Siberia, connette Mosca con Vladivostok, la capitale dell’estremo oriente russo.
Ho viaggiato con la Transiberiana per ritornare da Omsk a Mosca e ci ho messo più di 2 giorni. Per farla tutta ci vogliono 7 giorni! Lungo il suo tragitto il treno attraversa addirittura 7 fusi orari.
Se questi numeri sembrano grandiosi ancora oggi, immaginate che legenda diventò questa ferrovia nel 1900, quando fu presentata all'Esposizione Universale di Parigi! Una vera notizia bomba!
In realtà l’inaugurazione ufficiale dei lavori avviene già nel 1891 e ultima parte della ferrovia viene poi finita nel 1916.
Come ho già scritto in uno dei miei post precedenti (quahttps://www.facebook.com/talyana.tobert/posts/10214681965869257 ) noi russi non proviamo verso la Transiberiana lo stesso sentimento romantico che provano gli stranieri.
Fare un viaggio di una settimana in treno una volta nella vita può essere interessante. Ma immagina di essere uno studente di una università di Mosca, la cui famiglia abita a Vladivostok.
Anche se vai a casa solo per le vacanze invernali e quelle estive, oltre che magari per il tuo compleanno, in tre viaggi andata/ritorno hai passato in treno un mese e mezzo della tua vita! E in 5 anni di università hai passato in treno 7 mesi e mezzo! Un’enormità! Meno male che il biglietto non costa tantissimo (il minimo prezzo per la tratta più lunga è di 70 euro).
Paradossalmente se non avessero costruito questa ferrovia tantissimi passeggeri russi di oggi non sarebbero letteralmente esistiti. Infatti il 90% delle città e dei villaggi che si sono sviluppati intorno alle 157 fermate del treno sono nati proprio per la necessità di costruire e mantenere la Transiberiana, laddove prima non c’era nulla.
Oltre a questo, l’esistenza della Transiberiana ha permesso di effettuare negli anni 1906-1916 il programma di trasferimento forzato della popolazione rurale dalla Russia europea alla Siberia. Poi durante l'Unione Sovietica negli anni ‘30 viene messo in atto il programma di trasferimento delle etnie minori da tutta la Russia alla Siberia e all’Estremo Oriente Russo. Negli anni ‘50 esplode la “Campagna delle terre vergini” e di nuovo folle enormi, soprattutto di giovani della Russia centrale, vengono spostate per sradicare la taiga e coltivare le terre selvagge della Siberia.
Ogni passeggero della Transiberiana moderna ha la sua storia da raccontare su come mai viaggia avanti e indietro, accompagnando la sua vita con la “musica” delle rotaie. Ovviamente noi la grandezza del nostro paese non la viviamo in modo così tragico. La Russia è grande e non c’è niente da fare.
Dunque, per vostra curiosità, il treno parte una volta al giorno, e nel fine settimana anche 2-3 volte. I biglietti per la classe ordinaria costano da 70 a 110 euro. La prima classe costa dai 110 ai 200. La classe Lux ed Imperial Lux costano oltre 650 euro. Per classe ordinaria si intende un tipo di vagone con gli scompartimenti a 6 letti tutti riuniti in un unico corridoio (vedi tra le foto).
Per la mia tratta Omsk-Mosca io ho preso il biglietto di prima classe che presume l’esistenza di scompartimenti da 4 o da 2 persone con una porta che accede al corridoio. Speravo che in questa classe avrò la tranquillità di viaggiare con lo stesso vicino per tutto il tempo. Mi sbagliavo.
All’inizio sono stata fortunata di avere come compagno di viaggio il delizioso signore Yang Tieng Yui, un cinese molto educato che tra l’altro parlava un ottimo russo ed era un profondo conoscitore della storia del suo paese. Abbiamo passato un giorno servendo il tè l’uno all’altro ed esercitandoci nella calligrafia. Il tempo è volato! Ho anche potuto scoprire finalmente 2 misteri che mi incuriosivano da anni: a cosa servono tantissimi pneumatici vecchi e telefonini non utilizzabili che i cinesi accumulano in grandi quantità comprandoli dai russi.
I successivi viaggiatori erano molto meno interessanti. Lavoratori di fatica, magri, con le facce grigie, puzzolenti di birra, di petrolio, di roba fritta e di fumo, scoloriti, stanchi morti. I poveracci, o cadevano subito a dormire e si svegliavano giusto alla loro fermata o mi usavano come confessore raccontandomi le loro vite disastrose. Mi sono sentita carica di queste storie che non sapevo e non potevo rifiutare. Ascoltandoli mi sentivo di supportare questi fratelli sconosciuti nella drammatica e sofferente esistenza della mia Patria. È così che si viaggia in un treno transiberiano ordinario.
Esiste invece il treno di CLASSE che si chiama “GOLDEN EAGLE” ed è il protagonista dell’immaginazione comune della Transiberiana. Il prezzo minimo del viaggio in una direzione è 5270 euro per la prima classe. La classe VIP costa invece quasi 10 mila. Se il treno fa la tratta allungata fino a Pechino, il prezzo raggiunge i 28000 euro! Il costo del viaggio comprende il cibo tre volte al giorno (con il menù che non si ripete mai) comprese bevande ed alcolici e tutte le escursioni previste nelle diverse tappe quando il treno si ferma durante il giorno. Si viaggia principalmente di notte (I dettagli del viaggio si possono vedere sul sito ufficiale qua http://rzdtour.com/en/?p=2211 è in inglese).
Il treno consiste di 19 vagoni per 120 passeggeri in totale e viene servito da 56 persone di servizio.
Nel treno ci sono due vagoni-ristoranti, un vagone-bar con piano forte a mezza coda e un vagone magazzino per le provviste che devono durare almeno un mese, in caso di avaria. Di avarie in realtà non se ne contano molte, ma quella più famosa si verificò nel 1890, quasi al suo debutto, quando anche lo zar di Russia, assieme alla sua famiglia, si trovò per ben un mese e mezzo bloccato in un villaggio sperduto a seguito di un incidente provocato dall’eccessiva velocità di quasi 70 Km/h quando il limite per i treni era solo di 35! Da allora hanno pensato bene di non farsi mancare nulla anche in casi eccezionali. Inoltre il treno deve essere autosufficiente per produrre da sé tutta l’energia e il calore necessario durante il suo tragitto, considerando che in Inverno tocca paesi dove fa anche -60°C.
Durante il viaggio sul Golden Eagle ci si può tagliare i capelli, fare massaggi, andare in palestra, visitare una SPA. A bordo è sempre in funzione una guardia medica e il punto di pronto soccorso, che non è una stupidaggine se considerate che l’età media di questi passeggeri vip è quella di un pensionato.
L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta e primo piano

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Nessun commento:

Posta un commento