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venerdì 30 settembre 2016

Roma. Fucina62: "La vita non si può istituire al Pigneto..."


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La vita non si può istituire

Siamo lavoratori e abitanti del quartiere organizzati nella comune del crocicchio. Siamo collettivi di piccoli produttori, contadini ed artigiani,. In questi anni ci siamo dotati delle infrastrutture necessarie ad una forma di vita quanto più possibile autonoma dalle imposizioni di chi ci vuole sottomessi alle logiche capitalistiche e abbiamo scelto di darci regole di vita nostre, dal basso, legate al tessuto sociale del quartiere e alle campagne in cui viviamo. Regole fondate su solidarietà, mutuo aiuto, convivialità e processi decisionali condivisi.

Siamo una rete composta di abitanti del quartiere Pigneto e delle campagne del centro italia, portiamo avanti progetti che soddisfano i bisogni di chi ci vive intorno e che diffondono saperi e sapori genuini. Grazie al metodo dell'autogestione e alla certificazione partecipata, alla logistica condivisa, alla cura che mettiamo nelle nostre relazioni e all'autoformazione, siamo in grado di controllare i prodotti, i metodi e la qualità delle forme di lavoro che ci diamo, uscendo dal paradigma dello sfruttamento.

I nostri progetti già avviati da qualche anno contemplano la “Libera fiera del territorio”  in piazza Nuccitelli-Persiani, nel nostro quartiere, il Pigneto, dove sempre più le autoproduzioni agricole, artigianali, editoriali,  hanno avuto modo di incontrarsi e conoscersi ricostituendo in forze e riallacciando le relazioni del tessuto sociale disgregato ed espropriato dalle politiche neoliberiste di tutti i governi.

Dal basso, in modo informale e non istituzionale si produce ricomposizione sociale e volontà politica.

Pensiamo che l’uso dei luoghi in un modo altro sia fondamentale per garantire la nascita e il mantenimento di relazioni forti e amicizie politiche. Ed è quello che facciamo quando utilizziamo una piazza, una strada o una serranda su strada.  Fucina62, in via Ettore Giovenale è un luogo di incontro e di condivisione che da cinque anni organizza presentazioni di libri, seminari, laboratori ed assemblee territoriali. Uno spazio gestito e mantenuto in comune, che è anche snodo fondamentale di organizzazione nel quartiere.
Allo stesso modo crediamo che piazza Nuccitelli-Persiani, strappata dagli abitanti del quartiere alla speculazione edilizia, debba continuare ad ospitare le più diverse iniziative, dai mercati all’arena cinema, dalle cene sociali ai dibattiti, per sostenere i collettivi e gli spazi che si organizzano nel quartiere.

Rifiutiamo dunque la legalità di cui tanto parlano governi ed amministrazioni pubbliche visto che è fondata su decisioni politiche prese dall'alto, da personaggi assolutamente non credibili che hanno portato il Paese allo sfascio. Che non hanno nessuna attinenza con i tanti e complessi bisogni delle popolazioni urbane e rurali ma che sono concepite solo per drenare risorse dalle popolazioni a favore dei profitti di loschi affaristi.

A  Roma, per esempio, negli ultimi vent'anni questa presunta legalità è stata quella del trio Odevaine, Buzzi, Carminati. Uomini buoni per tutte le stagioni, nominati ai massimi gradi dell'apparato economico e dei servizi del comune dai sindaci, non importa di che colore o ideologia politica. Sono le giunte che hanno permesso che speculatori immobiliari e grande distribuzione si accaparrassero i territori devastandoli, che hanno lasciato loro il potere di decidere sulle vite di tutti e tutte. Ancora oggi, quel sistema di norme e di modalità di condurre il governo delle popolazioni è vigente. Noi lo rifiutiamo. Lo diciamo chiaro a quelli che oggi si apprestano a governare: toglietevi di mezzo, qui insorge la vita!




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