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In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

lunedì 8 ottobre 2012

29 ottobre 2012 - Aprilia comune bioregionale e festa del pane nel Campo del Vetiver!


Aprilia - Lorella De Meis distribuisce l'acqua di San Giovanni  nel Campo del Vetiver 


Nello spirito del bioregionalismo, che ridefinisce il rapporto dell’uomo con il territorio di appartenenza con l’attenzione alla produzione alimentare e al suo consumo, la fondazione del Comune rurale di Aprilia nell’aprile del 1936 ha anticipato delle risposte oggi divenute sempre più urgenti.

L’autosufficienza alimentare e la sua produzione in loco sono stati due degli obiettivi perseguiti dalla Bonifica Integrale nel cui progetto si inserisce anche Aprilia, città di fondazione.
Il 29 ottobre Ottobre sarà il 75° anniversario dell’inaugurazione del nuovo Comune.

Nell’attuale contesto finanziario, economico e politico, (l’ordine in cui sono messi ne rappresenta il potere reale) in cui il bene comune è disconosciuto e subordinato agli interessi del profitto, ripensare ai motivi della nascita di Aprilia come ente che provvede ai bisogni della popolazione rurale che popola le campagne vivendo nei poderi costruiti dopo la rottura dell’egoistico latifondo persistente da centinaia di anni.

Non occorrono manifestazioni chiassose e costose, ma azioni e riflessioni che rianimino nel profondo lo spirito di ri-nascita.
La città della terra ha dato in questi decenni frutti e prodotti agro-pastorali oltre ad aver continuato ad offrire le sue risorse naturali. 

Molto è stato compromesso per superficialità di molti nell’interesse di pochi, ma tracce vive le possiamo ancora cogliere ed alimentare.
L’acqua delle nostre fonti, la farina della nostra terra e il miele delle api operose, saranno per noi gli elementi base per dare vita al lievito madre che realizzeremo il giorno dell’inaugurazione del Comune di Aprilia. Lo distribuiremo spiegando come deve essere alimentato e custodito come cosa sacra frutto della nostra terra, degli animali della nostra terra e del lavoro degli uomini della nostra terra.

Vogliamo estendere l’invito a tutte le autorità e a tutte le persone che vogliono liberare il proprio pensiero a partire dalla realtà di cui siamo parte per alimentare la vita e alimentare il proprio animo con uno spirito costruttivo.

L’ospitalità nel campo del vetiver, fortemente simbolico per l’opera di bonifica che realizza, sarà per noi l’occasione di utilizzare le fascine di questa poderosa pianta per alimentare il forno e cuocere il nostro pane.

Un momento consapevole della comunitas! Dove di cum - munus accettiamo nel più profondo il suo significato di dono da scambiarsi nel legame di reciprocità e di appartenenza per il bene comune.
A memento la messa a dimora di una piccola quercia, pianta dello stemma comunale!

Lorella De Meis
lorellademeis at virgilio.it



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Commento di Riccardo Oliva:
"Abbiamo pensato che sarebbe opportuno che il pane simbolico da donare alle autorità che saranno presenti, sia messo in una fascina di vetiver anche per dare risalto alla pianta che Benito Castorina coltiva  con maestria da anni e sopratutto anche per parlare di quello che rappresenta a stampa e radio locali che verranno avvertite dell'iniziativa"

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Commento di Benito Castorina, responsabile del Campo del Vetiver di Aprilia: "Carissimi, Come sapete visitare i giardini del vetiver è un’occasione unica in Italia e forse unica al mondo.
Nel vivaio percorrendo i viali fiancheggiati dal vetiver, si gode di un’energia particolare determinata in parte dalle proprietà del vetiver che purifica aria terra ed acqua ma molto più dal continuo rigenerarsi nelle espressioni di gratitudine dei visitatori verso la natura, natura che ci viene incontro offrendoci piante che hanno del miracoloso.
L’Impresa “Latium Vetiver” nasce per creare innovazione nell’agricoltura, recuperare le tecniche che consentono di affrancarci dal petrolio utilizzando le materie prime vegetali ed animali, avviare iniziative per il rispetto della natura e la cultura dell’amore verso le piante viste come organismi e non come oggetti, quindi da amare, capire studiando anche le relazioni tra le varie popolazioni e coltivare, costruendo una visione diversa del meraviglioso mondo  della biodiversità, in senso olistico, sin dall’infanzia.
I giardini del vetiver sono stati meta negli anni e sono meta di persone che operano nel campo sociale e spirituale e di gruppi che curano il corpo, l’anima e la mente nella natura e con l’ausilio dell’olio essenziale di vetiver,  della tintura madre, del  tè e che trovano proprio dove il vetiver nasce e cresce il completamento del loro sentire.
Potreste venire Sabato prossimo per vedere il forno, ma prima è necessario che mi facciate avere la bozza della locandina che verrà distribuita, il programma con i nomi dei partecipanti e concordare un po’ la gestione del tutto.
Il pane ci nutre oggi, il vetiver ci consente di nutrircene anche domani.
Abbiamo la fortuna che nel nostro Comune si coltiva una pianta, il vetiver, un fiore all’occhiello per la Città, la Provincia, la Regione, l’Italia.
Una Città che guarda al futuro deve cogliere le occasioni che la natura ci offre per consentirle di rigenerarsi.
Cari Saluti, Benito Castorina"


Sintesi
I PRINCIPALI IMPIEGHI DEL VETIVER PER IL RIEQUILIBRIO DELL’AMBIENTE,
PER LA RICERCA E L’OCCUPAZIONE, PER IL RILANCIO DELL’AGRO-INDUSTRIA.


CONSOLIDAMENTO VERSANTI
IL VETIVER E' UNA PIANTA PERENNE SEMPREVERDE, HA RADICI FASCICOLATE CHE RAGGIUNGONO LA PROFONDITA' DI OLTRE M. 5, ROBUSTE UN QUINTO DELL'ACCIAIO, FORMA UNA BARRIERA FILTRANTE CHE BLOCCA ANCHE MASSI, DI NOTEVOLI DIMENSIONI, OGNI PIANTA ASSORBE 3 KG DI ANIDRIDE CARBONICA FACENDO DA 15 A 90 VOLTE IL LAVORO DI UN BOSCO PER LA RIDUZIONE DEI GAS SERRA

BONIFICA DISCARICHE
IL VETIVER TRASFORMA UNA DISCARICA IN UN GIARDINO. DOPO I PRIMI MESI SCOMPAIONO I CATTIVI ODORI, RESISTE A TEMPERATURE DA -7 A + 47 GRADI, FAVORISCE LA MOLTIPLICAZIONE DELLA FLORA BATTERICA PER LA DECOMPOSIZIONE DELLE SOSTANZE ORGANICHE, BONIFICA DA PESTICIDI, DIOSSINA, METALLI PESANTI, PERCOLATO DELLE DISCARICHE.

PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
IL VETIVER HA UNA BIOMASSA CON UN POTERE CALORIFICO SUPERIORE A QUELLO DEL LEGNO: 60% DEL CARBONE; 40% DEL GASOLIO. E' UNA PIANTA PERENNE PER CUI E' UN SERBATOIO INESAURIBILE DI CARBURANTE. E' UN VOLANO PER L'EOLICO E IL FOTOVOLTAICO CHE HANNO PROBLEMI DI BLACK OUT E ANCHE PER TUTTE LE ALTRE BIOMASSE CHE SONO STAGIONALI O OCCASIONALI.

FITODEPURAZIONE E FITORIMEDIATION
IL VETIVER VIVE SIA SULLA TERRA CHE SULL'ACQUA, E' UNA C4 PER CUI HA UNA ECCEZIONALE CAPACITA' FOTOSINTETICA CHE LE CONFERISCE CAPACITA' ECCEZIONALI PER LA BONIFICA DI TERRENI ED ACQUA DALLA MAGGIOR PARTE DI INQUINANTI INCLUSA DIOSSINA E METALLI PESANTI.
NELLA FIGURA IL VETIVER DEPURA LE ACQUE FOGNARIE PROVENIENTI DA UN PICCOLO CENTRO URBANO.

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
LA SIEPE DI VETIVER E' FITTA ALLA BASE E FORMA UNA BARRIERA FILTRANTE CHE BLOCCA I DETRITI A MONTE E RALLENTA LA VELOCITA' DELL'ACQUA PIOVANA CHE PERMEA NEL TERRENO ARRICCHENDO LE FALDE, RAGGIUNGE IN QUANTITA' RIDOTTA E PRIVA DI DETRITI I CORSI D'ACQUA EVITANDO FRANE E ALLUVIONI. PROTEGGE I SEMI E L'HUMUS DEL TERRENO CONSENTENDO UN MIGLIOR RACCOLTO.

PROTEZIONE DEGLI ALBERI
IL CAMBIAMENTO DEL CLIMA HA PORTATO PERIODI DI SICCITA' CHE SI SUCCEDONO A PERIODI DI PIOGGE INTENSE, CHE FAVORISCONO LO SCALZAMENTO DELLE RADICI E LA CONSEGUENTE CADUTA DEGLI ALBERI. UNA SIEPE DI VETIVER POSTA AD ARCO A VALLE DELL'ALBERO BLOCCA IL TERRENO CHE VIENE DA MONTE, MANTIENE L'HUMUS E FORMA UN TERRAZZO IN PIANO CONSOLIDANDO LE RADICI.

BARRIERA AL FUOCO


IL VETIVER E’ UNA PIANTA IGNIFUGA
IL CESPO CHE VIENE A FORMARSI ATTORNO ALLA TALEA (PIANTA MADRE) CHE SI PIANTUMA NEL TERRENO, RAGGIUNGE IN DUE ANNI IL DIAMETRO DI CM. 20 CIRCA ED IN CENTO ANNI IL DIAMETRO DI UN METRO CIRCA.
LA RIDUZIONE DELLLO SVILUPPO DEL DIAMETRO DELLA PIANTA E’ DETERMINATO DAL NASCERE ED ESSICCARSI DI NUOVE TALEE DALLA STESSA PIANTA.
QUANDO IL FUOCO RAGGIUNGE LA BARRIERA E’ BLOCCATO DALLA PARTE VERDE CHE NON BRUCIA

CONSOLIDAMENTO ARGINI CORSI D’ACQUA



Le siepi di vetiver regimentano le ACQUE, evitano lo straripamento del fiume nelle parti più depresse del suo percorso, e trattengono i detriti.
In condizioni estreme, il vetiver che si trova nelle parti più basse dell’argine, può rimanere completamente sommerso per oltre sei mesi senza subire danno alcuno.


RECUPERO DELLA BIODIVERSITA’

IL VETIVER POSTO IN ZATTERE GALLEGGIANTI ALL’INTERNO DI ZONE UMIDE, BONIFICA ARIA, TERRA, ED ACQUA, ELIMINA LE ALGHE E RICREA L’HABITAT CHE CONSENTE LA CONSERVAZIONE E LO SVILUPPO DELLE SPECIE AUTOCTONE.

IN ZONE LACUSTRI IN CUI SI E’ INTERVENUTO COL VETIVER SONO RICOMPARSE SPECIE VEGETALI SCOMPARSE DA SECOLI
OLI ESSENZIALI E HANDICRAFTS
col vetiver e’ inoltre possibile estrarre un olio essenziale usato per prodotti cosmetici e farmaceutici, per la cura di reumatismi, artrosi, insonnia, malattie della pelle, altro.
L’olio di vetiver rende solubile qualunque altro olio.

inoltre col vetiver si fabbricano mobili, filtri, arredi e handicrafts, creando possibilita’ di lavoro in particolare nei servizi sociali riabilitativi e nell’agricoltura sociale.

tel. 06 8292612 cell. 338 4603719


L’Azienda “Latium Vetiver” svolge un’attività innovativa che partendo dalla produzione, conservazione e trasformazione del vetiver, si sviluppa su tre direttrici intercorrelate: agricoltura biologica; ingegneria naturalistica; ricerca di base ed applicata (finanziata con un terzo degli utili).
Un’agricoltura biologica d’eccellenza esige la presenza di un ambiente sano e di personale qualificato: al primo dà un gran contributo la vetiver-tecnologia, al secondo la ricerca e la formazione professionale.
L’attivazione di dottorati, masters e corsi professionali specifici, consente di utilizzare per e nell’ambiente esperienze, attrezzature e strutture universitarie e dei centri di ricerca, che, ad esempio: possono monitorare l’ambiente agricolo (acqua, suolo, aria, prodotti), per due, tre anni e realizzare modelli di certificazione del prodotto biologico; possono verificare gli impieghi del vetiver nei parchi come pianta pioniere; le qualità del vetiver come insetticida naturale; gli innumerevoli usi di questa pianta versatile.
Gli interventi d’ingegneria naturalistica realizzati con vetiver e materiali naturali, in linea con questa nuova scienza, consentono di coniugare qualità, estetica e rispetto ambientale oltre al contenimento dei costi.
Questa tecnologia naturale ed autoadattante è risolutiva nel risanamento dell’ambiente, consolidamento del terreno, recupero e purificazione delle falde acquifere, fitodepurazione, agricoltura biologica, ingegneria, produzione d’energia (potere calorifico 40% del gasolio), profumeria, medicina.

UNA PIANTA, UN VALIDO ALLEATO DELLA NATURA

Il vetiver, pianta erbacea perenne, con apparato radicale che si sviluppa solo verticalmente, resistenza pari ad 1/5 dell’acciaio, imbriglia qualunque terreno, resiste in terreni acidi e basici (ph 4-12), in zone saline, a temperature estreme (-10°C, +45°C). Definita dalla Banca Mondiale la più promettente tecnologia contro l’erosione, nelle sue molteplici applicazioni rappresenta un’occasione da non perdere per il recupero e la conservazione dell’ambiente.

Per riequilibrare l’ecosistema occorre un piano strategico di risanamento e prevenzione,
per evitare di esaurire le risorse economiche con continui interventi di emergenza volti a fronteggiare i danni dei disastri causati prevalentemente dal maltempo.

Ormai da diversi anni si succedono a lunghi periodi di siccità, temporali e piogge alluvionali. Conseguentemente a questo fenomeno, l’acqua scorrendo impetuosamente sul terreno arido e privo di vegetazione, ne erode la superficie originando smottamenti e frane, scalza le radici delle piante arboree e riversandosi su canali e corsi d’acqua porta con sé sia le sostanze nutrienti che quelle inquinanti del suolo. Così con la perdita dell’humus si innesca il processo di desertificazione e le materie inquinanti, i residui di fertilizzanti, i concimi chimici usati in agricoltura, gli esiti delle attività industriali, il percolato delle discariche (ufficiali ed abusive) e detriti d’ogni genere trasportati dall’acqua si riversano su paesi e città, lasciando dietro a sé distruzione e purtroppo anche morte.

Erosione del suolo operata dalla pioggia torrenziale Danni provocati dallo straripamento di un fiume

La natura va assecondata, non va ne trascurata ne contrastata con opere invasive. Così eventi naturali che adottando gli opportuni provvedimenti, potrebbero diventare un’occasione per il recupero delle riserve idriche, una provvidenza, si trasforma in una catastrofe aggiungendo nuovi danni all’agricoltura già provata dalla siccità, e, inoltre, questa massa di acque inquinate riversandosi nel mare mette seriamente in crisi altri settori vitali, quali la pesca e il turismo.
Mentre l’ambiente mostra la sua forza difendendosi dall’azione dell’uomo, non si riscontra in generale, e, in particolare in Italia un piano organico di interventi per il recupero dell’ecosistema.
Nel Lazio alcuni provvedimenti hanno previsto il finanziamento di interventi sull’ambiente basati sulla richiesta delle aziende, quindi in assenza di un piano coordinato. Una attenta programmazione basata sulla ricerca di soluzioni alternative all’ingegneria tradizionale, che esistono, sono estremamente più economiche e non offendono la natura, possono consentire interventi risolutivi nel territorio utilizzando le stesse risorse investite negli anni, mentre invece, si persevera nell’affrontare con i metodi dell’ingegneria tradizionale questi problemi, che interessando gran parte del territorio nazionale, così affrontati, comportano oneri non sostenibili per il paese e giustificano quindi il ricorso agli interventi tampone. La Ditta Latium Vetiver incentra le attività di intervento su una moderna branca dell’ingegneria, incentrata su tecnologie che oltre ad essere basate sull’impiego di piante e materiali naturali, riduce drasticamente i costi, migliora l’ambiente e consente interventi su larga scala: l’ingegneria ambientale.
Una pianta prodotta nel Comune di Aprilia rappresenta un’occasione da non perdere per avviare a soluzione, a costi contenuti, questi ed altri annosi problemi per il risanamento dell’ambiente e per ottenere un’agricoltura biologica reale e generalizzata.

Illustreremo di seguito alcuni interventi realizzabili col semplice impiego di questa pianta, il vetiver, dopo averne descritto le qualità principali:

Il vetiver (vetivera zizianoides)



Caratteristiche morfologiche:
  • Parte aerea robusta ed eretta resistente anche a flussi molto veloci, che può raggiungere l’altezza di 2-3 metri;
  • Forma una barriera vivente porosa che si comporta come un vero e proprio filtro che trattiene sia sottili sia grossi materiali sedimentari;
  • Radici che scendono verticalmente e profondamente nel terreno, sino alla profondità di 4-5 metri, formando una struttura continua che riduce e/o previene il drenaggio in profondità;

Caratteristiche fisiologiche:
  • Altamente resistente alle condizioni climatiche avverse quali gelo (-7 gradi), ondate di caldo (45 gradi), siccità, allagamenti e inondazioni;
  • Altamente resistente a diverse condizioni edafiche quali alta e bassa acidità del suolo (ph 4-12), salinità, terreni contenenti sodio, magnesio, alluminio e manganese;
  • Altamente resistente ai metalli pesanti quali Arsenico, cadmio, rame, cromo, piombo, mercurio, nichelio, selenio e zinco.

  • Il vetiver metabolizza pesticidi quali il Diuron e l’Atrazina a livelli di concentrazione superiori a 200mg/l;
  • Da un monitoraggio effettuato per un periodo di due settimane, è risultato che una piantina di vetiver di tre mesi assorbe 0,6 litri di acqua al giorno.
  • Un metroquadro di vetiver assorbe, in un anno, circa 500 chilogrammi di anidride carbonica.


Qualche esempio di impiego del vetiver:

DIFESA DEL SUOLO: smottamenti, frane, alluvioni, erosione delle spiagge lacustri e marine, inquinamento, desertificazione

AGRICOLTURA BIOLOGICA: bonifica terra acqua aria, adozione pesticidi naturali e pratica della pacciamatura.
SALVAGUARDIA DELLE FORESTE: scalzamento delle piante, incendi (barriere antifuoco)
REGIMENTAZIONE E MANUTENZIONE DI CORSI D’ACQUA: delimitazione degli argini, difesa delle acque da materiali infestanti e detriti, automanutenzione

DEPURAZIONE DELLE ACQUE : Acque di scarico di attività industriali, di attività civili, di attività agricole (stalle, vivai, ecc.)

BONIFICA DELLE DISCARICHE: rifiuti solidi urbani

DIFESA DELLE INFRASTRUTTURE: scarpate, rilevati, manufatti stradali, piloni di viadotti, tralicci della rete elettrica e telefonica
PRODUZIONE DI FARMACI, COSMETICI, GENERI ALIMENTARI: oli, essenze, decotti
INTERVENTI INTEGRATIVI: allevamento del pesce, invaso delle dighe, depuratori.

DIFESA DEL SUOLO



Siepe di vetiver per la difesa dell’ecosistema. Siepe di vetiver. E’ ignifuga, si incendia solo la parte secca formando
una barriera contro il fuoco

Le siepi di vetiver, evitano il dilavamento della terra, trattengono l'humus, e rallentando la velocità dell'acqua proveniente dalle precipitazioni meteoriche la fanno permeare nel terreno arricchendo le falde e mantenendo una maggiore umidità nella terra, il che riduce la necessità di emungere acqua dai pozzi, riduce i consumi di energia. Inoltre, con un uso sistematico del vetiver, le formazioni nuvolose che attualmente provengono dai mari e dalle grandi superfici d’acqua, avrebbero origine anche dal terreno ricco di umidità, influendo su vari aspetti ambientali e sul riequilibrio delle piogge.




SALVAGUARDIA DELLE FORESTE


La distruzione delle foreste è attribuita dai non esperti all’abbattimento di alberi per i diversi bisogni del mercato e agli incendi, trascurando la quantità di alberi distrutti da piante parassite ed aggressive o abbattuti a causa dall’erosione del suolo operata da pioggia e/o vento che mettendo a nudo le radici ne eliminano la stabilità.

E’ possibile vedere nello schema la zona di deflusso dell’acqua Particolari delle radici di un albero in una foresta australia
e le radici esposte a causa dell’erosione operata dalla pioggia

Le siepi di vetiver rallentano la velocità dell’acqua, che scorre a velo sul terreno rimodellandolo .
A monte trattengono i detriti e a valle colmano le discontinuità del terreno ed operano un’azione naturale di rincalzo delle radici.
Per gli alberi isolati tipo gli ulivi, è sufficiente disporre a valle, una siepe di 2-3 metri di diametro per ottenere oltre al rincalzamento delle radici la formazione di un terrazzo che agevola la raccolta.

REGIMENTAZIONE E MANUTENZIONE DI CORSI D’ACQUA
Le siepi di vetiver regimentano le piene, evitano lo straripamento del fiume nelle parti più depresse del suo percorso, e trattengono i detriti. In condizioni estreme, il vetiver che si trova nelle parti più basse dell’argine, può rimanere completamente sommerso per oltre sei mesi senza subire danno alcuno.


Le siepi di vetiver trattengono I detriti dopo una piena del fiume. Le siepi di vetiver trattengono I detriti dopo una piena del fiume.

La parte superiore della sponda del fiume dopo il ritiro dell’acqua. Queste foto mostrano la grande quantità di detriti trattenuti e la funzione di livellamento degli stessi , operata dalle siepi di vetiver. Il vetiver di fatto ha sanato una ferita: il fiume non strariperà più in questo punto.

La siepe di vetiver ha l’acqua sui due fianchi ma rimane eretta ed efficiente. Le siepi di vetiver prosperano anche in ambiente marino.

DEPURAZIONE DELLE ACQUE


Ricerche fatte anche dall’università di Roma hanno dimostrato che il vetiver metabolizza i materiali inquinanti ed i metalli pesanti, ottimo per la depurazione delle acque fognarie, e per arginare l’invasione di cannuccia, bambù ed altre piante infestanti.

Sinistra:
acqua del lago contenente alghe dovute all’alta concentrazione di azoto (100mg/L) e di fosforo (10mg/L).

Destra:
la stessa acqua dopo quattro giorni di trattamento con il vetiver.
L’azoto si è ridotto del 94% (6mg/L) e il fosforo del 90% (1mg/L).
Piattaforme galleggianti per l’utilizzo del vetiver per la depurazione delle acque.
La quantità di vetiver utilizzata è stata calcolata sulla base della quantità di inquinanti contenuti nell’acqua.

PROVE DI LABORATORIO

BONIFICA DELLE DISCARICHE


Il vetiver resiste ai materiali aggressivi ed al percolato proveniente dai rifiuti solidi urbani, in parte assimilandolo con le sue radici, in parte trasformandolo in nutrienti per la terra, mentre la parte aerea purifica l’aria.


L’aspetto della discarica prima dell’intervento Dopo l’intervento la discarica si presenta come un
giardino


DIFESA DELLE INFRASTRUTTURE


Le Siepi di vetiver sono ottime per consolidare scarpate, per evitare smottamenti e frane, per proteggere i manufatti stradali, le fondazioni di piloni e tralicci, l’invaso delle dighe, e varie opere realizzate con i sistemi dell’ingegneria tradizionale

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