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mercoledì 29 agosto 2012

Associazione Diritti dei Pedoni e l'ultimo saluto a Italo Insolera

Dipinto di Franco Farina

Alla commemorazione del 28.8.2012 dell’Arch. Prof. Italo Insolera – che si è svolta in Roma, nel Palazzo Massimo, largo di villa Peretti 1 – non poteva mancare il saluto dell’Associazione Diritti dei Pedoni-ADP che lo ha avuto nell’ADP ed, ininterrottamente, accanto con le idee, la passione, l’azione e, principalmente, con la sua grandissima esperienza di urbanista, di intellettuale, di docente e di autore di libri.

Nel breve saluto dell'ADP, Vito De Russis, ha ricordato che Italo Insolera sosteneva la pedonalizzazione delle città (“a misura delle persone e non delle auto”) e la voleva realizzare nella sua Roma, così come era avvenuto nel 1965 a Siena, prima città UE (area pedonalizzata ampliata nel 1972). Sosteneva la mobilità col TPL su ferro, il TRAM. Gli abbiamo dato la notizia che, dopo 7 anni, ieri, lunedì 27, è tornato il tram sulla linea 3. Gli abbiamo ricordato quel gennaio del 1994 - dopo ben 9 anni di “non contatti” con gli amministratori capitolini – quando uno dei suoi affezionati ex-studenti (diventato assessore alla mobilità e vice sindaco di Roma) gli chiese un parere sui provvedimenti da prendere a breve, medio e lungo periodo. Italo, rispondesti immediatamente consigliando di lavorare sul Tram; e, nell’azione a breve, rappresentasti la grande “T” costruita con i binari del tram che da Stazione Termini vanno a S. Pietro per via Nazionale, piazza Venezia, corso Vittorio Emanuele con la diramazione dall’Argentina a Casalotti. Non l’hai vista realizzata, ma sei vissuto con la visione di quei tram su via Nazionale, su CVE, su viale Trastevere, mentre attraversano la Tua Monteverde, mentre trasportano masse di turisti a S. Pietro.

Una grande “T” in rete (a piazza Risorgimento, a Termini, a Trastevere). Non Ti abbiamo ricordato la grande battaglia contro il parcheggio sotterraneo a Ripetta: che lotta! e, alla fine, come eravamo tutti felici per lo scampato pericolo. Ma non potevamo tacere sulla Tua amarezza e sofferenza nel vivere nella città di Roma, nella Roma che hai molto amata (sei stato l’autore del primo libro sulla storia urbanistica della "Città Eterna", dal 1811 al 2011) e che vive, da tanti anni, l“emergenza da traffico e mobilità”.

Quella Tua sofferenza, quella Tua amarezza e malessere sono la nostra sofferenza, la nostra amarezza e il nostro malessere.

Ci mancherai molto, Italo Insolera, paladino dei nostri bisogni.

Associazione Diritti dei Pedoni
Vito De Russis

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