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sabato 21 gennaio 2012

Roma, IV Municipio - Mobilità, parcheggi, metro, TPL, B1, OPCM... E la protesta dell'Associazione Diritti dei Pedoni

Banchetti di protesta dell'Associazione Diritti dei Pedoni di Roma


Intervento di Vito De Russi in risposta alla notizia: http://montesacro.romatoday.it/conca-d-oro/iv-municipio-ecco-come-il-tpl-colleghera-la-stazione-conca-d-oro.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Ecco il commento inviato da Vito De Russis, n.q. presidente dell'Associazione diritti dei pedoni.

Siamo in pieno gattopardismo: sembra che cambiamo tutto per lasciare le cose come prima e, nel nostro caso, forse, peggio di prima. Sì, c'è stata la collaborazione di associazioni e comitati presenti nel IV Municipio. Sì, è stata riconosciuta la disponibilità dell'agenzia della mobilità.

Una metro che arriva su un progetto di oltre 40 anni fa ed una rete di TPL rivista e riordinata in funzione dell'attivazione di una stazione alla "periferia" del territorio municipale, dovevano ripristinarei fondamentali della mobilità - la strada è bene comune, il diritto alla mobilità nella sicurezza, la legalità e l'aria pulita (tanto per citarne alcuni) - che sono rimasti nel cassetto. Pertanto, è rimasta una mobilità orfana della sostenibilità. Perchè è stata ignorata la circolazione dei pedoni sancita nel Codice della Strada all'art. 3 - 2, 3, 4, 9, 24, 29, 33, 36 e 45; ignorata la circolazione dei velocipedi sulla "PISTA CICLABILE" (CdS art. 3 - 39); sottovalutata la dotazione al TPL della "CORSIA RISERVATA" (CdS art. 3 - 17), sconosciuta a Roma.

Si "doteranno" le stazioni di un parcheggio: autentica pazzia. Perchè la cosa seria, civile e giusta da fare è quella di ZERO posti auto. E' il TPL che deve soddisfare tutti i bisogni delle persone; è la società che deve provvedere ai bisogni di mobilità delle persone portatrici di handicap (convenzione taxi). E' pazzia dotare le stazioni (metro o ferro o gomma) del parcheggio perchè è un attrattore di traffico che invoglia a prendere il mezzo proprio e....... non trovare posto; poi, circolare circolare circolare per abbandonare quel mezzo parcheggiato in maniera non corretta; alimentando così il traffico, l'inquinamento e l'illegalità diffusa.

Ma il danno maggiore è quello culturale: si inducono le persone a risolvere i loro bisogni usando l'avarizia e rinunciando alla giusta e civile pretesa del loro diritto alla mobilità col TPL; diritto che è uguale a quello delle altre persone e, pertanto, va risolto insieme: è la politica. Sul preventivato risparmio dell'anidride carbonica: un poco di serietà non guasta. Installiamo 3 o 4 centraline (Ponte Tazio, Ponte delle valli; via Prati Fiscali e piazza Gondar), rileviamo i dati di oggi e confrontiamoli con quelli di domani. I calcoli scientifici, a tavolino, lasciamoli ai giocatori delle tre carte.

Tutto quello che avverrà con l’attivazione della B1, in assenza di quanto sopra descritto, non risolve i gravi problemi di invivibilità che hanno prodotto il DPCM 4 agosto 2006 e la OPCM 26 settembre 2006 per la nomina a Roma del "Commissario delegato alla emergenza del traffico e della mobilità" nella persona del Sindaco

p.s. ATTENZIONE. I cantieri sono ancora aperti. Il contratto sostiene che alla consegna dei lavori parte il collaudo e le prove per 180 giorni; alla scadenza di questi viene attivato il servizio alle persone. Perchè se ne parla oggi quando c’è ancora tutto questo tempo? Niente, niente, si stanno riducendo i tempi previsti a scapito della sicurezza? Siamo un popolo che sopporta, silenziosamente, una feroce carneficina sulle strade e nei cantieri ..........

Vito De Russis

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