Presentazione



In movimento per ecologie, vivere insieme, economia sostenibile, bioregionalismo, esperienza del se' (personal development).

venerdì 2 settembre 2011

Istanza a Benedetto XVI per farlo diventare vegetariano




Carissimi, è mio proposito cercare di dar vita ad una delegazione di responsabili di associazioni vegetariane-animaliste e di attivisti disposti ad interagire direttamente con alcuni organismi che maggiormente influiscono sullo sviluppo della cultura vegetariana-animalista, che nell’ordine sono:

la Chiesa cattolica (alla quale presentare la seguente istanza) affinché si apra al necessario rispetto degli animali e inviti il clero ad adottare il regime vegetariano;

la Rai, affinché cessi di sponsorizzare alimenti carnei ed ogni sostanza riconosciuta nociva per la salute della popolazione;

il Ministero della Pubblica Istruzione, affinché inserisca nei programmi scolastici la materia “Scienza nutrizionale”;

il Ministero della Salute, affinché renda disponibile negli ospedali l’alternativa del pasto vegetariano.

L’intento è (a fasi successive) farsi ricevere e presentare un documento che, come questo appresso indicato per la chiesa cattolica, siano riportate le nostre diverse istanze. Coloro che volessero aderire all’iniziativa sono pregati di darmi notizia. Per ciò che concerne l’istanza da presentare alla chiesa cattolica ritengo utile cercare di coinvolgere anche alcuni preti che in Italia hanno mostrato sensibilità verso la condizione degli animali, quali: Don Luigi Lorenzetti, Fra Mario Rusconi, Don Elio Barcola (Trieste), Don Paolo Farinella (Genova), Don Primo Poggi (Caserta), Don Beppino (Marina di Massa). Chi avesse alcuni recapiti dei suddetti preti è pregato di comunicarmeli. Anche se probabilmente non otterremo quanto da noi sperato la sola iniziativa creerà sicuramente un precedente che magari si concretizzerà un fasi successive. Inoltre, segnaliamo la lodevole iniziatica del prete cattolico Tomasz Jeschke (Vienna) che il 4 di ottobre attraverso il digiuno intende recarsi nei pressi del Vaticano per cercare di sensibilizzare il mondo cattolico nei confronti della condizione degli animali. A tale iniziativa sicuramente aderirà la nostra Associazione. Questo è il primo dei documenti, di massima, che la delegazione presenterà al papa e che vi invito a leggere; documento che invieremo ai preti che cercheremo di coinvolgere in questa iniziativa. Vi prego di aiutarmi in questo progetto. Lunga vita a voi.

Franco Libero Manco


LA DELEGAZIONE VEGETARIANA ANIMALISTA PRESENTA AL PAPA BENEDETTO XVI LA SEGUENTE ISTANZA

Reverendissimo Padre,il Movimento Vegetariano Animalista nel farsi interprete delle nuove esigenze dello spirito umano, che a livello planetario sta manifestando il suo desiderio di estendere il sentimento dell’amore e della giustizia dall’uomo ad ogni essere vivente, lancia un accorato appello (cui hanno aderito alcuni esponenti del clero e molte associazioni impegnate nella difesa della vita di ogni creatura) affinché la Chiesa cattolica apra le porte ai nostri fratelli più piccoli come Noè aprì le porte della salvezza dell’Arca agli animali d’ogni specie; estendendo il precetto “ama il prossimo tuo come te stesso” e “non ammazzare” dall’uomo agli animali.Chiediamo al Papa di pronunciarsi sul massacro giornaliero di milioni di animali innocenti nei campi di sterminio dei mattatoi; di pronunciarsi contro la crudele ed inutile pratica della sperimentazione animale, contro l’uso delle pellicce, della caccia, della pesca, delle corride ed ogni altra violenza inflitta agli animali durante i palii e le feste dei Santi patronali.

Le motivazioni della nostra istanza nascono dalla consapevolezza che oggi Gesù certamente approverebbe la nostra iniziativa ad estendere il diritto all’esistenza, alla libertà e alla vita dall’uomo agli animali senzienti e a chiedereal clero di adottare il regime vegetariano per rinuncia ad un piacere che richiede sofferenza e uccisione di animali innocenti. La scienza conferma che i prodotti carnei e i derivati animali non sono necessari all’alimentazione umana e l’ottima salute dei vegetariani conferma questo assunto. Infatti l’essere umano non mangia la carne per necessità ma per solo piacere gastronomico. Inoltre la nostra richiesta trae le sue motivazioni, oltre che dalle istanze di molti cattolici animalisti che non trovando accoglienza nel seno della Chiesa Cattolica cercano rifugio in altre religioni, dai seguenti insegnamenti biblici: - in Sap.II 23.26 sta scritto: “Poiché tu ami tutte le cose e nulla disprezzi di quanto hai creato”;- Ger. 32.27: “Ecco, io sono il Signore di ogni essere vivente”;- Sap. II, 23.26: “Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose”;- Gb. 12,7.10: “Egli ha in mano l’anima di ogni vivente ed il soffio di ogni carne umana”;- Qoelet 3,19: “La sorte degli animali e quella degli uomini è la stessa: c’è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell’uomo rispetto agli animali perché tutto è vanità”.Inoltre:- i Santi Padri della Chiesa d’Oriente e d’Occidente, oltre i grandi mistici ed anacoreti, raccomandano l’astinenza delle carni quale mezzo imprescindibile per raggiungere le vette della spiritualità. In particolare S. Girolamo afferma: “Dopo che Cristo è venuto non è più consentito mangiare la carne. Meta del cammino spirituale dell’uomo è il ritorno allo stadio originale prima del peccato, per questo è necessario escludere la carne dalla propria dieta che inchioda l’anima al corpo materiale”. Nilo asceta scriveva: “L’alimentazione carnea caratterizza l’uomo decaduto, allontanatosi dalla prima condizione paradisiaca. Il rifiuto di questo cibo non può che contribuire a recuperare lo stato perduto”. S. Clemente Alessandrino: “La carne ottenebra l’anima. Dobbiamo cibarci come Adamo prima della caduta non come Noè dopo il peccato. E ancora, S. Giovanni Crisostomo: “Noi capi cristiani ci asteniamo dal mangiare la carne per purezza e misericordia. Mangiare la carne è innaturale e impuro.” E S. Ambrogio conferma dicendo: “La carne fa cadere anche le aquile che volano.” E S. Pietro nel Clemente Humilis del 2° secolo dice: “Il consumo di carne è innaturale e contaminante quanto la pagana adorazione dei demoni: quando vi prende parte l’uomo diviene compagno di tavolo dei diavoli”.Inoltre: - Il verbo (in ebraico) usato da Dio in Gen. 1,28 per qualificare l’atteggiamento dell’uomo nei confronti degli animali è ARCHEUO, cioè essere guida e CATAKURIEUO, cioè “reggere come un governante: governare come un re” e che invece viene solitamente tradotto col verbo “soggiogare” che Dio usa solo quando parla della terra, affinché sia lavorata e dia frutti.Inoltre:- Il Signore Gesù ha incarnato in se la condizione dell’uomo prima del peccato in cui l’uomo si cibava senza lo spargimento del sangue dei suoi fratelli animali, secondo il comando dato in Gen: 1,29: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme ed ogni albero in cui è frutto saranno il vostro cibo…”- La planetaria sofferenza degli animali non può restare inascoltata dalla Chiesa di Cristo. Come potrebbe avverarsi il Regno di Dio profetizzato da Isaia se l’uomo non torna in pace con i suoi fratelli animali?- L’amore e la compassione dell’uomo verso gli animali non può che portare maggiore grandezza spirituale all’essere umano e renderlo più giusto e sensibile anche nei confronti degli uomini.- L’uomo ha il dovere di custodire la natura e di proteggere le creature più deboli che Dio gli ha affidato, come il fratello più grande ha il dovere di aiutare e guidare il minore e non approfittare delle sue possibilità per sottometterlo, sfruttarlo, violentarlo, ucciderlo. Ci appelliamo a Lei in nome della Vita, in nome di tutte le creature che non possono gridare il loro dolore,m affinché salvi i nostri fratelli animali da questo ingiusto e millenario olocausto: noi Le chiediamo di parlare ai Suoi sacerdoti affinché proclamino l’amore ed il rispetto di ogni creatura nello spirito del Santo di Assisi. IL PLANETARIO DOLORE DEGLI ANIMALI E LA NOSTRA COSCIENZA CHIEDONO ALLA CHIESA AD APRIRSI AL VEGETARISMO E A RENDERE OBBLIGARORIO PER IL CLERO L’ADOZIONE DELLA DIETA VEGETARIANA Noi crediamo che il seme gettato da Gesù deve dare i suoi frutti, deve ampliarsi nei suoi contenuti etici e spirituali e con le mutate esigenze dello spirito e come nel tempo la democrazia è stata estesa a masse sempre più vaste fino ad abolire la schiavitù umana, così dovrebbe procedere nella sua intrinseca evoluzione ed includere anche gli animali senzienti con i quali l’essere umano divide la Terra. In che modo prepariamo la parusia (come profetizzato da Is 11,6-8 e 65,25; Os 2,17) e collaboriamo con Cristo nella restaurazione dell’armonia originaria e definitiva tra noi e le altre creature nostre sorelle? Come possiamo chiedere rispetto per gli animali se poi riteniamo legittima la loro cruenta uccisione a scopo alimentare o utilizzarli come indumenti o consegnarli nelle mani di una scienza crudele o in ogni altra attività umana in cui li vede urlanti, agonizzanti, martiri innocenti? Non vi è luogo della terra in cui gli animali non soffrano e muoiano a causa dell’uomo e innalzano a Dio il loro lamento e la loro invocazione, il loro grido inascoltato. Attendere passivamente che lo Spirito rigeneri il cuore dell’uomo o essere cooperatori della salvezza? Senza la nostra volontà come può esserci pienezza dei tempi? Le proteste di Amos, Isaia, Geremia, contro i milioni di animali innocenti che ancora oggi vengono sacrificati dall’egoismo umano, restano ancora inascoltate.Che siano i laici e non la Chiesa a chiedere rispetto e amore anche per gli animali non è forse un controsenso per la morale cristiana?Le traduzioni bibliche a volte sono dubbiose e lasciano aperte le porte alla possibilità che altre verità possano essere considerate e farne parte. I vangeli sono dei riassunti, non riportano integralmente il pensiero, le opere e gli insegnamenti di Gesù. S. Giovanni avverte che “Gesù ha fatto molte altre cose, descriverle tutte dettagliatamente non vi sarebbe posto in questo mondo per tutti i volumi”.”Molte cose ho ancora da dirvi ma per ora non siete in grado di portarne il peso”. (Gv 16,12.)Gesù non ha parlato esplicitamente neanche della guerra, della pena di morte, dello schiavismo, dell’aborto: probabilmente perché il suo insegnamento mirava alla causa dei problemi, cioè rendere l’uomo più giusto e misericordioso, il solo modo per risolvere ogni problema umano.Molte cose sono state superate dalla Chiesa perché non più giustificabili sul piano storico-sociale in continua evoluzione, come la legge “occhio per occhio”, la lapidazione degli adulteri, l’uccisione degli eretici ecc.. Perché la Chiesa cattolica non supera anche il carnivorismo che risparmierebbe dolore a morte a tante creature innocenti e che sicuramente darebbe dimostrazione di maggiore ampiezza morale e compassionale?Noi cristiani come possiamo accettare tra i più grandi Illuminati della Terra Gesù sia stato il solo a non aver manifestato amore e compassione per gli animali? Perfino Maometto ha avuto parole in difesa degli animali? Come possiamo accettare che il messaggio evangelico, la dottrina spiritualmente più evoluta, (rispetto alle altre grandi dottrine spirituali) limiti il campo della compassione ai soli esseri umani invece di ampliarla a tutte le creature di Dio? Certamente Gesù oggi non si schiererebbe dalla parte di chi, senza alcuna necessità, ritiene legittimo uccidere un animale per mangiare le sue carni e non dalla parte di chi invoca amore e rispetto per ogni essere in grado di soffrire? Non possiamo accettare che oggi Gesù si lascerebbe superare in misericordia e compassione da un essere umano che chiede amore e rispetto per tutte le creature. Se i cristiani pensano che uccidere un animale sia un fatto crudele, perché pensano che Dio obbliga ad essere insensibili? a reprimere il senso della compassione? Tra due uomini, in cui il primo ama e rispetta solo gli esseri umani e il secondo che oltre agli esseri umani ama e rispetta anche le altre creature, certamente il secondo fa maggiormente la volontà di Dio. I benefici dell’attuazione della scelta vegetariana saranno i seguenti: Reverendissimo Padre, la nostra istanza nasce dall’anelito della nostra coscienza cristiana e dalla compassione che sentiamo per tutti gli animali che ingiustamente soffrono a causa dell’uomo. Noi cristiani proviamo disagio quando sono i laici e non i cattolici a dimostrare maggiore amore e rispetto anche per gli animali. Noi infatti ci interessano oltre che delle problematiche sociali umane anche delle necessità degli animali spesso condannati ad una vita terribile e innaturale negli allevamenti. A causa di questo osserviamo un sempre maggior numero di cristiani che si allontanano dal cattolicesimo per rifugiarsi in religioni dove è maggiormente sentita la compassione per gli animali.L’estensione del sentimento di pietà verso gli animali indurrebbe a maggiore compassione l’animo umano nei confronti degli stessi esseri umani. Diversamente, come diceva il filosofo Orazio “La violenza sugli animali è il tirocinio per ogni violenza verso gli uomini”. Infatti, come potrebbe l’essere umano nuocere al suo simile se fosse educato alla dolcezza verso ogni essere vivente? Il consumo di carne - genera tendenza dell’uomo all’aggressività che spesso sfocia in conflitti armati a causa della necessità di adibire a pascoli sempre nuove terre per gli animali d’allevamento; - genera fame nel mondo, perché i contadini del Terzo Mondo vengono costretti a coltivare monocolture imposte dalle grandi multinazionali alimentari per desinarle agli animali d’allevamento: le derrate alimentari necessarie a produrre un solo hamburger sfamerebbero 40 bambini per un giorno; se tutti i terreni coltivabili fossero utilizzati per produrre prodotti vegetali si potrebbe sfamare una popolazione 10 volte superiore all’attuale con la logica conseguenza che verrebbe abolita la fame nel mondo; - il 70% delle malattie umane risultano correlate alla cattiva alimentazione ed in particolare al consumo di carne, tra queste le malattie cardiache, cancro al colon, alla prostata, ai polmoni, al fegato, al seno, alle ovaie, blocchi renali, asma, diabete, ipertensione, obesità, salmonellosi, diverticolosi, ipoglicemia, osteoporosi, ictus, calcoli biliari e renali, ulcere peptiche, insonnia…Il 75% della spesa sanitaria in Europa e in Italia viene assorbita dalle cure per neutralizzare gli effetti della cattiva alimentazione. - l’industria della carne è quella che maggiormente causa inquinamento del suolo, dell’acqua, dell’aria, dei mari, dei fiumi. Gli animali d’allevamento producono escrementi 130 volte l’intero genere umano; - la desertificazione è in gran parte dovuta alla distruzione delle terre fertili e delle foreste abbattute ad un ritmo di 20.000 ettari al giorno principalmente per adibirle a pascolo, causano l’irrimediabile estinzione di migliaia di specie animali e vegetali; - nel mondo oltre un miliardo di persone non usufruisce di acqua potabile: il quantitativo necessario di acqua per produrre un solo chilo di carne di manzo va da 50.000 a 100. 000 litri; - l’industria della carne assorbe un terzo dell’intera energia disponibile in Occidente; solo il 20% dell’energia totale utilizzata in agricoltura è destinata a produrre vegetali consumati dall’uomo, il restante 80% viene consumato dagli animali; Alcuni Santi che hanno raccomandato l’astensione dalla carne Benedetto da Norcia (480-547), santo, patriarca del cenobitismo occidentale, nella sua regola il divieto assoluto della carne per i monaci e anche per i bambini.Bernardo di Chiaravalle (1090-1153), santo e dottore della Chiesa, si nutriva di pane, latte e zuppa di verdure. Affermava: “Troverete più nelle foreste che nei libri”.Caterina da Siena (1347-1380), santa, dottore della Chiesa, una delle maggiori scrittrici del XIV secolo, rinunciò alla carne fin da piccola nutrendosi di pane, erbe crude e bevendo solo acqua. Filippo Neri (1515-1595), dopo una visione non mangiò più carne o pesce e si nutrì esclusivamente di pane, erba e qualche f rutto.Francesco di Paola (1416-1507), santo, eremita, fondatore dell’Ordine dei Minimi, per la sua dieta parca e frugale fu chiamato dai suoi contemporanei “mangiatore di radici”.Giacomo Minore, apostolo, cugino di Gesù vescovo di Gerusalemme. Secondo Eusebio di Cesarea non mangiò mai carne di animali, né bevve vino.Giuseppe Cottolengo (1786-1842), santo, fondatore di 4 comunità femminili ed una maschile ove la regola da lui stabilita prescriveva l’obbligo di non consumare carne.Gregorio da Nazianzeno (329-389), santo, vescovo, dottore della Chiesa orientale, ritenuto il teologo più erudito mai vissuto, si riferisce che mangiasse esclusivamente lupini.Matteo, apostolo, santo, evangelista. Clemente Alessandrino riporta che si nutriva di frutta, semi ed erbaggi.Nilo ( 910-1004), santo, mangiava pane, legumi e frutti e beveva solo acqua.Paconio (292-346), santo, iniziatore della vita cenobitica, fondatore di numerosi monasteri ove i pasti erano a base di erbe, pane, olive, formaggi con divieto assoluto di carne e vino.Pietro, apostolo, santo. Nei Ricognitinoum libros di Clemente Romano si riferisce che si nutrisse di pane, olive e raramente erbe.Pietro d’Alcantara (1499-1562), santo, asceta francescano, uno dei più grandi mistici spagnoli, si nutriva tre volte a settimana consumando solo piselli e fave.Pietro Regalado, santo, francescano di stretta osservanza, straordinario taumaturgo, nelle comunità che fondò i membri si nutrivano solo di legumi, astenendosi da carne e vino.Pio V (1504-1572), santo, vescovo, cardinale e poi papa, si nutriva con erbe e legumi.Tommaso d’Aquino (1220-1274), santo, massimo rappresentante della Scolastica medioevale, eminente teologo, riteneva che carni, latte e uova costituissero il massimo incentivo alla lussuria.Vincenzo Ferret (1350-1419) santo domenicano, è considerato il più grande predicatore di tutti i tempi, si asteneva dalla carne.Senza dimenticare Francesco che, secondo Tommaso da Celano, sentiva compassione anche per i vermi; Gertrude di Helfta che pregava per qualsiasi creatura sofferente; Isacco di Ninive che provava compassione non solo per tutte le creature ma anche per i demoni, Atanasio di Alessandria, Nicola da Tolentino, Benedetto Labre, Cesare de Bus, Edmondo di Canterbury, Pietro di Tartasia… Perchè la Chiesa non tiene conto di questo importante insegnamento, della compassione universale che ha caratterizzato la vita dei suoi più grandi Santi? Certi della sua benevole disponibilità a prendere a cuore questa nostra istanza, profondamente sentita e condivisa da milioni di persone, aspettiamo fiduciosi un Suo graditissimo riscontro a ricevere una delegazione di rappresentanti del Movimento Vegetariano Animalista ed un Suo determinante intervento, per la riconoscenza del diritto al rispetto, alla libertà e alla vita dei nostri fratelli animali.

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